Quanto Controllo Hai sulla Tua Vita?
Adoro pensare di avere il controllo sulla mia vita.
Adoro la sensazione di sicurezza che ne deriva.
Adoro la consapevolezza che, alla fine, in realtà non abbiamo mai il controllo.
Eppure, non è sempre stato così!
C’era un tempo in cui mi sentivo continuamente sopraffatta dalle mille cose da fare, dalla mancanza di tempo e dagli obiettivi da raggiungere.
Fortunatamente, più di 10 anni fa, sono entrata in contatto con il mondo della formazione personale e del coaching.
La mia vita da allora è cambiata in continuazione. Ho attraversato momenti bellissimi e altri davvero bui.
Ma questa è un’altra storia…
Per oggi, voglio condividere con te la mia esperienza con le tre sfere che mi hanno cambiato la vita.
Così ho pensato di scrivere questo articolo per vedere insieme:
- Cosa vuol dire essere proattive
- Come mai oggi questa parola viene usata in continuazione
- Cos’è l’area di controllo
- Come puoi espandere la tua area di controllo
Per te cosa vuol dire essere proattiva?
Ci vengono in soccorso l’etimologia[1] e il significato[2] della stessa parola “proattivo”:
Etimologia di PROATTIVO:
- PRO: “prefisso tolto ai Greci…. Col senso di avanti… I Latini che pure adoprarono questo prefisso, talora lo allungarono in PROD-. Dal significato fondamentale di avanti si svolse poi il concetto di difesa, di vantaggio, di favore, …”
- ATTIVO: “ ACTIVUS da ACTUS – p.p. (participio passato) di AGERE fare, operare – Che ha virtù e principio di operare; che opera alcuna cosa, Efficace…”
Significato di PROATTIVO: “Nel linguaggio aziendale, di chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine pianificare le azioni opportune in tempo” – definizione tratta dalla Treccani
In ogni istante della nostra quotidianità, sia a livello personale che a livello professionale, siamo chiamate a compiere delle scelte.
Come abbiamo visto nel post della scorsa settimana, ad ogni stimolo che riceviamo corrisponde una risposta che inviamo.
Tra i due risiede la nostra libertà di scelta.

Quindi cos’è la libertà di scelta?
In questo spazio, nella nostra libertà di scelta, noi possiamo decidere come rispondere allo stimolo.
Nel momento in cui siamo “toccate” da uno stimolo, quello che davvero fa la differenza nella nostra vita – ricordandoci che ogni scelta ci condiziona nell’immediato e nel futuro – è come noi decidiamo di rispondere.
Ci troviamo davanti a due possibili scelte: reagire (e quindi essere REATTIVI) o agire (ed essere PROATTIVI).
Qual è la differenza?
Semplice: se optiamo per una reazione diamo il permesso agli stimoli di influenzare il nostro comportamento.
Significa che umore, sentimenti e circostanze hanno il controllo sulla nostra risposta. Permettiamo all’ambiente sociale di influenzarci: se qualcuno ci tratta bene allora ci sentiamo bene, al contrario se qualcuno ci tratta male ci mettiamo sulla difensiva.
In altre parole, lasciamo alle emozioni la guida della nostra vita. In questo caso, spesso si creano danni difficili da riparare e ci troviamo a dire cose di cui possiamo pentirci proprio perché siamo state “spinte” a farlo dalla nostra reazione istintiva.
Se invece ci fermiamo un attimo, prendiamo un bel respiro e analizziamo la situazione, creiamo lo spazio dove scegliere liberamente come rispondere.
Significa che siamo libere di osservare umore, sentimenti e circostanze. Libere di valutare come una risposta, la risposta che vogliamo dare in quel momento, influenzerà la situazione e la nostra vita.
Facciamo sì che siano i nostri valori, scelti ed interiorizzati nel tempo, a fornire la base per la nostra risposta.
Citando Eleanor Roosevelt: “Nessuno può farvi del male senza il vostro consenso”.
Siamo noi a decidere consapevolmente: possiamo davvero prenderci la responsabilità della nostra risposta e del nostro comportamento. E, quando si parla di responsabilità, si indica la nostra abilità di risposta.
E questo ci porta direttamente al secondo punto: “Come mai oggi questa parola viene usata in continuazione?”
Perché oggi è fondamentale essere proattive?
Penso sia una forma di risposta ad un modo di vivere sempre più passivo che la società ha raggiunto a causa della velocità a cui è sottoposta.
Dalla rivoluzione industriale ad oggi, i tempi delle scoperte, dei grandi cambiamenti, delle nuove tecnologie sono andati via via sempre più veloci.
E l’uomo ha accettato con entusiasmo il progresso, ma ad ogni nuova tecnologia è divenuto sempre più passivo. Sempre più assente nella sua libertà di scelta.
Quasi come se il progresso / la tecnologia fossero lì per sostituirsi alla libertà di scelta dell’uomo.
Così sentiamo sempre più la pressione data dal vivere questa dicotomia perenne: da un lato, il desiderio di riappropriarci della nostra libertà di scelta; dall’altro, l’incapacità di fermare il tempo e la conseguenza dell’esaltazione di continue reazioni nell’ambito di un vivere che diventa solo apparente.
Ecco allora che, per tutto questo, negli ultimi 3 anni ogni volta ho scelto di vedere quello che accadeva nella mia vita (e non solo) come un’occasione per rimettere in discussione tutto.
Ad esempio, ho scelto di vedere il periodo della quarantena come un’occasione data all’umanità intera di fermare il tempo e ripensare a come costruire un nuovo equilibrio in questa dicotomia. Ho scelto di vedere il tempo della malattia come l’opportunità per riprendere in mano la mia vita, trasformandola in modo proattivo in una meravigliosa sfida a lasciare il segno e far brillare la mia scintilla divina.
Ho scelto di vedere l’assenza di controllo sul tempo nel percorso di attesa come la possibilità di prepararmi ad accogliere con nuova consapevolezza una nuova vita.
Lo so a cosa state pensando… Se basta essere proattive allora il gioco è fatto!
Ed effettivamente è così! Eppure, prima di chiudere ti consiglio di continuare a leggere per scoprire quanto l’essere proattiva può cambiare la tua vita!
Prima di tutto vediamo come funziona il nostro amato controllo e poi scopriamo come l’essere proattive espande la nostra area di controllo!
Ed ora un po’ di pratica!
Prendi un foglio e disegna tre cerchi uno dentro l’altro.
Scrivi su un foglio tutto ciò che ti viene in mente, dal problema dell’inquinamento alla preoccupazione per i figli, dal lavoro alla salute.
Scrivi i tuoi pensieri, gli argomenti su cui soffermi maggiormente la tua attenzione e quelli a cui ne presti meno.
A questo punto suddividi tra i cerchi tutto ciò che hai scritto, seguendo questi criteri:
- Nel cerchio più interno, che chiamiamo SFERA DI CONTROLLO, puoi inserire tutti gli aspetti che effettivamente controlli al 100% nella tua vita.
- Nel cerchio centrale, che chiamiamo SFERA DI INFLUENZA, puoi inserire tutto ciò e tutti coloro che puoi influenzare in modo diretto.
- Nel cerchio più esterno, che chiamiamo SFERA DI INTERESSE, puoi inserire tutto ciò ch ti interessa e non puoi né controllare, né influenzare.

Ad esempio, nella mia sfera di interesse oggi trovo preoccupazioni sulla crisi economica, sulle attuali situazioni di guerra nel mondo e sull’inquinamento terrestre.
Mentre nella sfera di influenza trovo l’attenzione che pongo nelle relazioni per me importanti, la mia salute e gli obiettivi che mi pongo.
E nella sfera di controllo trovo la mia alimentazione, il tempo che dedico alla pratica sportiva, il modo in cui acquisto e in generale le decisioni e le azioni che posso compiere in prima persona.
Come possono questi semplici cerchi cambiare ed influenzare la nostra vita?
Personalmente, grazie a questo schema ho avuto due cambiamenti essenziali: da una parte, ho smesso di sentirmi in colpa per ciò che non posso influenzare o controllare; dall’altra, ho aumentato il mio livello di consapevolezza e di responsabilità.
Mi spiego meglio.
Ogni volta che una preoccupazione si accende nella mia mente mi domando: come posso cambiare quella situazione? Come posso influenzarla e/o come posso risolverla?
Ad esempio, analizzando alcune situazioni come l’inquinamento terrestre, la crisi economica e la mia salute, le mie risposte mi portano a queste considerazioni:
Inquinamento Terrestre
- mi è impossibile chiudere il buco nell’ozono, impedire che venga estratto ed utilizzato il petrolio o che la plastica finisca nelle acque di tutto il mondo;
- posso però impegnarmi nella raccolta differenziata, utilizzare detergenti solidi e acquistare da marchi che realmente fanno dell’attenzione all’ambiente la loro missione, crescere mio figlio in modo responsabile verso l’ambiente, preferire la bici all’auto per muovermi in città e seguire uno stile di vita quanto possibile sostenibile e vegano e così via. Inoltre, posso influenzare le persone intorno a me dando l’esempio e sensibilizzandole su questo argomento.
Crisi Economica
- non ho l’autorità per emanare leggi, per controllare la situazione finanziaria del nostro Paese o per aiutare ogni impresa con denaro;
- ciò che è in mio potere in questa situazione comprende azioni come pagare le tasse, andare a votare, portare avanti il mio lavoro offrendo i miei servizi ed acquistando da produttori locali, ecc.
Salute
- mi sento spesso impotente davanti a come il mio corpo decide di reagire a qualsiasi stimolo, da un maglione di lana ad una cura che il medico mi dà, da un alimento ad una pratica yoga. Non posso fare molto su come reagisce il mio corpo;
- quello che posso sicuramente fare è controllare la mia alimentazione, assecondare il mio bisogno di risposo, muovermi ogni giorno, lasciar andare il senso di inadeguatezza e quello di colpa. E ancora, preferire situazioni che rispettino i miei ritmi ed essere grata al mio corpo e alle persone che mi circondano con amore. Insomma, ho stretto un patto con me stessa che mi ricorda quanto è importante prendermi cura di me stessa (ed ora, lo puoi scaricare subito anche tu qui)
Questo approccio mi permette di modificare la mia percezione della situazione.
Impedisco alla mia mente di andare nel panico e di sentirmi sopraffare: inserisco nella sfera di interesse ciò che non posso cambiare, in quella di influenza quello che posso influenzare e nella sfera di controllo solo quello che posso davvero controllare.
Questi sono solo alcuni esempi per rendere evidente l’enorme cambio di paradigma che si cela dietro a questa suddivisione della realtà.
Applico questo concetto letteralmente a tutto, nella mia vita personale e in quella professionale.
Oltre a questo cambio di paradigma, questo approccio mi permette di allargare la mia sfera di controllo e quindi di prendermi la responsabilità al 100% di quello che accade nella mia vita.
Per oggi è tutto.
Ti invito a prendere consapevolezza dei tuoi pensieri e a realizzare quanto peso dai alle situazioni su cui non hai influenza.
Ti esorto a concentrare le tue attenzioni su ciò che puoi fare, sulle azioni che puoi compiere e sulla libertà di scelta che in ogni momento puoi avere.
Decidi di cambiare paradigma e diventare proattiva.
Luce & Amore,
Roberta
[1] Etimologie estratte da www.etimo.it
[2] Definizioni estratte da www.treccani.it
Bentrovata!
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